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N° 21

 

 

TALES TO ASTONISH

 

(PARTE SECONDA)

 

 

PARENTI ED ALTRI ESTRANEI

 

Di Carlo Monni

 

 

1.

 

 

            Immaginate di essere a bordo di un jet ultratecnologico in fase di atterraggio quando improvvisamente l’intera struttura metallica del jet si frantuma ed i pezzi si spargono per ogni dove. Cosa fareste... a parte pregare per la vostra vita?

            Per loro fortuna i Vendicatori sono preparati a questo genere di emergenze. In meno di un secondo Polaris ha racchiuso i suoi compagni di squadra in un campo di forza magnetico proteggendoli dai detriti e permettendo loro di scendere delicatamente al suolo. Nel frattempo quel che rimane del jet è caduto mentre tutti e cinque i motori si spengono senza esplodere. Merito del potere di Scarlet.

-Sto cominciando a stufarmi di questo trucchetto.- borbotta Lorna Dane.

-Quello che vorrei sapere io, è chi è stato a combinare questo pasticcio.- aggiunge She-Hulk.

-Temo sia stato lui.- ribatte Tigra.

            La figura che indica è quella di un uomo alto circa tre metri e mezzo, completamente grigio e dalla cui testa fuoriescono strani spuntoni.

-Santo cielo!- esclama Wonder Man riconoscendolo –Quello è Kain.-[1]

-Un essere così grande non è all’altezza di Ercole. Ho abbattuto giganti più grandi di lui.- proclama il dio della Forza gettandosi contro l’avversario, per essere respinto da una manata.

Ercole si rialza immediatamente.

-Hai avuto fortuna, nemico, perché non mi aspettavo una tale forza.- dice –ma ora che so quanto vali, sarà più facile abbatterti.-

-Forse ce la faresti… se te lo permettessi.- dice una nuova voce ed un pugno colpisce Ercole facendogli fare un volo verso la casa principale.

            A vibrare il pugno è stato un uomo robusto che indossa un esoscheletro di metallo.

-Rompiossa.- lo riconosce Scarlet –Sono tornati i Dominatori del Pacifico?-

-Sei sveglia, donna.- dice un terzo uomo, un giapponese che indossa solo un paio di boxer ed ha il corpo coperto di tatuaggi. Il suo nome è Irezumi.[2]

            I Vendicatori cominciano a capire che le cose non saranno facili.

 

            Calabrone lascia la stazione di Polizia e preme un pulsante sul suo guanto destro. Dopo poco tempo, ecco apparire Rover, il suo miniveicolo. Ridottosi di dimensioni Henry Pym vi sale a bordo ed imposta la rotta verso casa.

            Casa. Il solo posto che può chiamare così è la Villa dei Vendicatori. Ne aveva una sua una volta, ma è stata distrutta tanto tempo fa e da allora lui ha vissuto in quella ereditata da sua moglie e dopo il divorzio è stato una sorta di vagabondo. Forse per crearsi una reputazione come supereroe ha perso di vista Henry Pym, una cosa a cui può porre rimedio.

            Nel frattempo non può fare a meno di riflettere sulla comparsa di Hijacker e il Porcospino. Se non sono gli originali, chi sono? E perché sono comparsi insieme a Los Angeles? Forse è paranoico, ma ha la sensazione che fossero lì proprio per lui, ma perché? Deve trovare la risposta, se ce n’è una.

 

            Da un’altra parte, Patricia “Trish” Starr riprende i sensi per accorgersi di non essere più a casa sua. È sdraiata su una specie di lettino, ma non legata. Forse il suo rapitore non l’ha ritenuto necessario, visto che lei è una donna e con un braccio solo per giunta. O la ragione è diversa? Trish ripensa a quanto è successo al suo ritorno a casa dopo la serata con Henry Pym, a colui che ha trovato nel suo salotto. Non può essere vero: lui è morto, non è così?

-Ben svegliata, mia cara, sono contento di vedere che stai bene.-

            Una figura si staglia contro una porta, un uomo che lei ben conosce.

-Allora sei davvero tu!- esclama Trish –Sei vivo!-

 

 

2.

 

 

            Una telefonata può cambiarti la vita, non lo diceva un vecchio slogan pubblicitario? A Julia Carpenter ha quantomeno cambiato i piani, questo è certo. Niente più settimana di vacanza ad Aspen. Qualcosa deve essere successo ai suoi genitori, ora ne è sicura, ma come può fare a rintracciarli? Non può lasciare Rachel da sola e volarsene in Perù, o dove altro sono andati i suoi, come se niente fosse. Arachne deve tornare in azione ed ha bisogno dell’aiuto dei Vendicatori.

 

            Al momento i Vendicatori hanno i loro problemi perché sono sotto attacco nel parco della loro villa da parte di agguerriti nemici. Sta accadendo un po’ troppo spesso ultimamente, guai dell’avere un indirizzo pubblico si potrebbe dire.

            I Dominatori del Pacifico sono tornati e vogliono la pelle dei membri della sezione occidentale degli Eroi più Potenti del Mondo, i quali non hanno alcuna intenzione di lasciargliela senza combattere.

            Quicksilver si è scagliato contro Irezumi alla massima velocità, ma sul petto del giapponese già era apparso un tatuaggio che lo rappresentava ed il velocista si è visto ritorcere contro il suo stesso potere, ritrovandosi scagliato indietro alla stessa velocità, finendo contro Ercole che stava rialzandosi dopo il colpo subito.

-Ottimo.- si congratula con se stesso Irezumi.-

-Ok… siete vivi e vegeti.- interviene Tigra –Niente di sorprendente, dopotutto. Se il Dottor Demonicus è ancora vivo, perché non anche voi. Lavorate ancora per lui?-

-Questo non ti deve interessare.- replica Rompiossa scagliandosi contro di,lei, ma Tigra lo evita e lo fa rotolare sul prato.

            Nel frattempo Scarlet ha puntato il dito su Kain. Non sarebbe bello, pensa con un sorriso leggero sule labbra, se il loro avversario tornasse normale adesso?

            E proprio mentre punta il dito su di lui, ecco che Kain ritorna ad essere un comune scienziato di altezza normale.

-Ma cosa…- esclama.

            Wonder Man non gli dà il tempo di riflettere e lo colpisce con un pugno alla mascella che lo stende immediatamente.

-Grazie tesoro.- dice Simon rivolto alla compagna.-

-I bambini.- esclama Wanda –Pensa ai bambini, proteggili.-

            Poco distante da lì, Luna Maximoff tiene stretto a se il piccolo cugino Charles. Papà, la zia Wanda, lo zio Simon ed i loro amici sistemeranno i cattivi, ne è più che certa. Se solo fosse grande anche lei ed avesse i poteri giusti li sistemerebbe tutti, oh sì. Sente un rumore al suo fianco e si gira per vedere la sua bambinaia: Maya… e sorride.

 

            Non è stato un viaggio lungo dopotutto, pensa Calabrone quando è ormai arrivato nei pressi della Villa dei Vendicatori. Se sperava di potersi riposare, però, le sue speranze sono destinate ad andare deluse.

            Riconosce immediatamente i Dominatori del Pacifico e sa che non ha altra scelta che intervenire. Salta fuori da Rover ed il veicolo si rimpicciolisce sino a sistemarsi da solo in una tasca del suo costume.

            Ora, pensa Henry Pym, sono pronto ad entrare in azione.

 

 

3.

 

 

            Che ci sta succedendo? Pensa Wonder Man: ci definiamo i più potenti eroi della Terra, abbiamo nelle nostre fila un dio greco, una strega ed un essere fatto di energia e non riusciamo a prevalere contro questi quattro idioti?  Non riesco a sopportarlo.

            Dimentico che l’ira è cattiva consigliera, Simon Williams si precipita contro gli avversari. Irezumi cambia istantaneamente il tatuaggio sul suo petto ed altrettanto istantaneamente il Vendicatore è respinto con forza identica a quella del suo slancio finendo anche lui contro Ercole.

-Invero è ora di finirla, amico Simon. Questi marrani devono imparare che non è saggio sfidare i Vendicatori.-

-Sono con te, Erc.-

            Il dio della Forza punta verso Irezumi il cui tatuaggio cambia di nuovo… ma stavolta senza effetto: Ercole serra le labbra e continua ad avanzare, sia pure con un certo sforzo e con minore velocità.

-Cosa?- esclama, stupefatto, il Giapponese –Perché?-

            Il pugno di Ercole lo raggiunge alla mascella sollevandolo da terra e spedendolo verso l’Oceano Pacifico. Quanto ad Ercole, si ritrova sbattuto indietro a sedere sul prato.

-Questo è poco dignitoso.- borbotta.

 

           

            Quicksilver corre verso Rompiossa e lo tempesta di pugni finché non lo vede cadere.

            Il Vendicatore dalla chioma argentata si ferma davanti al nemico caduto ed ecco che un bastone lo colpisce alla schiena: un bastone che apparentemente si muove da solo nell’aria.

-Ma chi?- esclama Polaris sorpresa.

-Dev’essere Kuroko.-[3] risponde Wonder Man –La ragazza che può rendersi invisibile. Mancava giusto all’appello.-

-E non è l’unica di cui vi siete dimenticati.- interviene Rompiossa sferrando un pugno micidiale contro Wonder Man. –Non siamo ancora sconfitti.-

-Io aspetterei a dirlo.- replica Polaris sollevando da terra Rompiossa grazie al suo potere magnetico. –Non serve a molto la tua forza adesso, vero? Vediamo: cosa potrei fare di te? Magari un bel viaggetto ai limiti dell’atmosfera, tu che dici?-

-Mettimi giù!-

-Solo questo? Speravo in qualcosa di più difficile… oh beh…come vuoi.-

            Rompiossa cade a terra e si ritrova schiacciato contro il suolo.

-Dovresti stare attento a sfidare una signora del magnetismo, sai?-

            In quel momento un bastone fluttuante la colpisce alla nuca e Lorna perde la presa sul suo nemico.

 

            Altrove, nella zona nota come East Los Angeles, Miguel Santos, alias il Fulmine Vivente, nella sua forma di pura energia elettrica, ha appena terminato un inseguimento ai danni del fratello Jose.

            Come temeva, Jose è andato in uno dei covi dei Giaguari, la gang a cui appartiene. Maledizione. Come può salvarlo da se stesso se lui non vuol farsi salvare? Sventare complotti planetari e impedire invasioni aliene è decisamente più facile che trovarsi in questa situazione in cui tutto il suo potere è inutile.

            Mentre riflette su questo, vede i membri della gang uscire dal rifugio. Alcuni saltano su delle motociclette, altri su auto. Da quel poco che Miguel riesce a sentire, stanno progettando una spedizione punitiva contro i rivali, la gang vietnamita dei Serpenti.

            Deve fare qualcosa: non ha altra scelta che seguirli.

 

 

4.

 

 

            Come fai a fermare una donna invisibile? Henry Pym se lo è chiesto fin dalla prima volta che ha conosciuto i Fantastici Quattro[4] ed ha trovato la risposta dotando il suo casco di Calabrone di lenti a raggi infrarossi. Tutto quello che deve fare è cambiare la modalità visiva su infrarosso ed ecco la silhouette di Kuroko proprio davanti a lui.

            Puoi farti chiamare Fantasma se vuoi, ragazza, ma ora so dove sei, pensa Calabrone. Un colpo di biopungiglione e la ragazza è stesa. Ridicolmente facile, pensa mentre torna ad altezza normale.

-Tutto a posto, gente.- dice sorridendo.

-Attento!- urla Tigra.

            Calabrone fa appena in tempo a ridursi di dimensioni ed evitare così un pugno di Rompiossa che avrebbe potuto staccargli la testa.-

-Questo giochetto lo so fare anch’io.- replica Hank Pym, mentre immediatamente diventa gigantesco e colpisce Rompiossa con un tremendo uppercut che fa volare il Dominatore del Pacifico lungo la scogliera che circonda la casa dei Vendicatori

-E questo era l’ultimo.- dice Wonder Man –Felice di rivederti Hank.-

-Il piacere è anche mio Simon. Tu e Wanda avete pensato di fare un viaggetto ad Ovest, vedo. Nostalgia di Los Angeles?-

-Qualcosa del genere. Wanda ha voluto portare il piccolo Charles a conoscere la cuginetta e la zia Lorna.-

-Pessimo tempismo, a quanto vedo.-

-Con i Vendicatori il tempismo è sempre pessimo.- aggiunge Wanda –Ormai ci sono abituata.-

-Già… di rado ci capitano giornate normali.- interviene She-Hulk –Questi buffoni ci aspettavano.-

-Come sta il personale?- chiede Hank.

-Tutti bene, a quanto pare.- risponde Polaris –Sono solo legati –Scusami Hank, è stata solo colpa mia se Rompiossa per poco non ti uccideva. L’avevo bloccato ma mi sono fatta sorprendere come una dilettante.-

-Non preoccuparti Lorna… anch’io sono stato disattento in fondo.-

-Ma che diavolo volevano da noi?- chiede Scarlet –Semplice vendetta per la sconfitta che gli abbiamo inflitto l’ultima volta?-[5]

-Non resta che chiederglielo.- conclude She-Hulk.

-Ehm… interviene Wonder Man -… temo che abbiamo un problema: sono scomparsi.-

-Che vuol dire., scomparsi?- chiede Calabrone.

-Spariti, svaniti. Un momento erano stesi sul prato, il momento dopo… puff... non c’erano più.-

-Teletrasporto.- commenta Scarlet –Questo vuol dire che lavorano per qualcuno, ma chi? Ancora Demonicus?-

-Lo scopriremo Wanda: hai la mia parola.- afferma Henry Pym.

 

            Altrove un uomo osserva i corpi ancora esanimi dei Dominatori del Pacifico apparire davanti a lui.

-Che manica di idioti.- commenta –Non che mi aspettassi veramente che avessero successo,ma sono stati un test interessante.-

-Un test? Di cosa-?- chiede Trish Starr.

-Delle capacità di reazione del mio nemico. È sopravvissuto le prime due volte, ma non lo farà la terza.-

-È Hank, sempre Hank. Perché non lo lasci in pace? Perché non ci lasci in pace tutti?-

-Non posso mia cara. Lui è l’unico che abbia sempre rovinato i miei piani e non gliela farò passare liscia. Senza contare che ha osato portarmi via te. Non posso perdonarlo.-

-Lui non mi ha “portato via” da te, lo sai. Sei stato tu che…-

-Sta zitta! Tu sarai l’esca che lo porterà dove voglio. Morirà e tu lo guarderai morire.-

            È sempre più pazzo, pensa Trish, ed io non posso fermarlo.

 

            L’alba arriva sul complesso della residenza dei Vendicatori a Palos Verdes e già qualcuno è al lavoro.

            Henry Pym è perplesso. C’è qualcosa nell’attacco dei Dominatori del Pacifico che non lo convince del tutto. Chi poteva avere da guadagnare da un attacco simile proprio in casa dei Vendicatori? A pensarci bene non ha molto senso. Un'altra cosa lo preoccupa: i loro avversari sono riusciti a disattivare le difese della residenza con estrema facilità. Come ci sono riusciti? Solo un vero genio avrebbe potuto inventare qualcosa capace di superare un sistema realizzato da Tony Stark e Pantera Nera. Un Genio? Se non sapesse con certezza che è morto penserebbe a… no, non è possibile.

            Raggiunge gli altri nella sala colazioni e vi trova la solita animazione. Luna osserva curiosa il piccolo Charles Williams che gattona sul pavimento mentre Wanda cerca di riprenderlo e gli altri commensali ridono o chiacchierano.

            Una scena di disarmante normalità, qualcosa di cui sente spesso la mancanza. Una scena che viene interrotta dal suono insistente dell’allarme.

            Senza esitazione tutti i Vendicatori presenti si precipitano all’ingresso, dove si trova una giovane donna priva dell’avambraccio sinistro ed in evidente stato di prostrazione fisica.

            Hank è il primo a riconoscerla.

-Trish!- esclama –Come sei arrivata qui? Che ti è successo?-

-È stato lui, Hank.- risponde a fatica la ragazza –Mi ha rapita ieri sera e poi… mi ha rilasciata. Mi ha fatto venire qui per darti un messaggio.-

-Lui? Lui chi, Trish?- chiede Henry temendo la risposta.

-Mio zio, Elihas… Testa d’Uovo… è vivo. Mi ha detto che devi stare in guardia, Uno di questi giorni ti ucciderà.-

            E questa è l’unica cosa che abbia un senso in tutta questa vicenda, pensa amaramente Hank.

 

 

EPILOGO

 

 

                Passano due giorni e Trish si riprende perfettamente. Dopotutto suo zio (se era davvero lui, pensa Hank non ancora del tutto convinto) l’ha trattata bene durante la sua breve prigionia. Rimangono ancora senza risposta degli interrogativi, ma ci sarà tempo, pensa Calabrone. Hank ha insistito perché lei passasse questi due giorni alla Residenza dei Vendicatori e quando è arrivato l’invito di T’Challa alla sua festa di fidanzamento ha tentennato un po’, ma alla fine si è fatta convincere

            La stessa sera Henry Pym con indosso un elegante smoking e Trish Starr con un bell’abito da sera rosso fuoco con le maniche abbastanza lunghe da non far vedere il moncherino sinistro entrano a braccetto nel Consolato Wakandano a New York. Hank pensa ancora che lei avrebbe dovuto mettere il braccio bionico che le ha preparato da tempo, ma Trish è stata irremovibile: dopo il rapimento, la sua vecchia fobia sui bracci bionici è tornata a farsi sentire. Poco male. Non è meno bella per questo e spera che anche lei ne sia convinta.

-Immagino che questo posto sia pieno di Vendicatori e magari altri supereroi in incognito dice Trish.- Sei sicuro che non ci sarà un attacco di qualche vostro nemico?-

-Beh, proprio sicuro no… diciamo che ci spero.- replica lui.

-Non sono sicuro di riconoscerti Henry Pym. Quella sembrava una battuta. Non eri un musone una volta? –

-Una volta… la gente cambia.-

            E a proposito di gente… ecco un incontro che teme più di quello con un supercriminale assetato di sangue: la sua ex moglie Janet Van Dyne alias Wasp. Normalmente non sarebbe stato un problema, ma dopo che si è risvegliata da un recente coma, ha perso la memoria degli ultimi dieci anni circa e non c’è modo di sapere come reagirà a vederlo con un’altra donna.

Ciao Hank.- saluto garbato,ma un po’ freddo, forse troppo, una freddezza troppo studiata per essere vera.

-Ciao Jan… lei è Trish Starr.-

-Dovrei conoscerti, vero? Mi dispiace ma… ho perso la memoria e … beh forse è meglio così.-

-Mi dispiace Jan...- dice Trish io…-

-Oh lascia stare, non è nulla in fondo. Non devo aver perso nulla di importante. Certo che te la sei scelta giovane Hank, ma in fondo anch’io avevo la sua età quando ci siamo conosciuti, no? È giusto l’età che credevo di avere quando mi sono risvegliata. Oh scusate… ho appena visto arrivare il mio cavaliere. Erky, tesoro, li hai trovati quei martini dunque?-

-Devi scusarla.- dice Henry visibilmente imbarazzato –Di solito non è così.-

-Ma io la capisco. Da quel che mi hai detto, questo è un mondo nuovo per lei, un mondo in cui ha perso la sua unica certezza: tu.-

-È meglio che io non sia la certezza di nessuno, credimi.

-Secondo me tu ti sottovaluti, Hank e presto o tardi lo capirai.-

            Forse col tuo aiuto, pensa Hank.

 

Lorna Dane ci ha pensato su a lungo e poi ha deciso: inutile fingere di essere quello che non si è e così ha optato per un vestito da sera verde. Se ne è quasi pentita quando ha visto un vestito quasi uguale addosso alla tizia in compagnia di Tony Stark, ma dopotutto lei non ha i capelli verdi, pensa e sorride.

-Mi piaci ancora di più quando sorridi.- le si rivolge Starfox che indossa quello che chiama un abito da cerimonia di Titano, ma che a lei sembra solo un altro costume attillato solo col blu al posto del bianco.

-Non mi importa molto piacerti.-

-Oh ma cambierai idea presto, ne sono convinto.-

-Vuoi dire che userai i tuoi poteri per convincermi a venire a letto con te?-

-Non lo farei mai, dovresti saperlo. Quando accadrà, sarà perché lo vorrai tu.-

            Allora aspetterai parecchio, pensa Lorna,

 

            Jennifer Walters, alias She-Hulk è una donna troppo particolare in più di un senso per passare inosservata al party.

-Grazie per avermi accompagnata Dennis.- dice al suo accompagnatore.

-Figurati Jennifer.- risponde Dennis Dumphy alias D-Man -È sempre stato il mio sogno segreto andare ad un party assieme ad una sexy gigantessa dalla pelle verde.-

            Jennifer lo guarda con aria sorpresa, ma riceve in cambio un sorriso. Con uno come Dennis non si sa mai quando scherza o dice sul serio.

-Sul serio pensi che io sia sexy?- chiede al suo accompagnatore in un momento di calma.

-Perché? Non credi di esserlo forse?- replica Dennis.

-No… non è questo... è che… insomma... non me l’avevi mai detto prima.-

.-Credi che fosse necessario?-

            Jennifer deve ammettere che non sa come rispondere. Si guarda intorno: in effetti c’è davvero un bel po’ di gente che conosce qui dentro e non tutti vanno in giro mascherati. Fa un saluto ai suoi vecchi amici dei Fantastici Quattro. Quasi quasi sperava di vedere Wyatt Wingfoot, ma forse è meglio che non sia venuto. Incontrare gli ex non va mai bene, le è bastato vedere l’imbarazzo di poco prima tra Hank e Jan.

            A volte la vita non va come dovrebbe, pensa, ma almeno certe persone dovrebbero essere fortunate Il pensiero le corre a suo cugino Bruce, l’incredibile Hulk, e scuote la testa. Troppo spesso, invece, la vita va storta.

            Guarda Henry Pym e Trish Starr e dall’altra parte Janet Van Dyne che ride troppo forte per essere sincera e spera che almeno a loro il futuro riservi qualcosa di buono: sperare non costa nulla dopotutto.

 

 

FINE SECONDA PARTE

 

 

NOTE DELL’AUTORE

 

 

            Non c’è molto da dire su quest’episodio, quindi diciamolo subito:

1)     I dominatori del Pacifico sono un gruppo creato da Roy & Dann Thomas & Dave Ross su Avengers West Coast #70 (In Italia su Marvel Extra #9). Si tratta di umani mutati geneticamente dal supercriminale Dottor Demonicus. In Avengers West Coast #95 sembrarono morire nell’affondamento dell’isola di Demonica dopo uno scontro coi Vendicatori Ovest, ma visto che Demonicus è sopravvissuto, perché non potrebbero esserlo stati anche loro?

2)     Testa d’Uovo, Elihas Starr, è uno dei più vecchi avversari di Henry Pym dai tempi in cui era Ant Man, essendo apparso per la prima volta nientemeno che su Tales To Astonish #39 del gennaio 1964 (In Italia su Uomo Ragno, Corno, #24). Era rimasto ucciso in Avengers #229 (In Italia su Capitan America & I Vendicatori #16), ma a quanto sembra non è stato così… almeno apparentemente.

3)     Il party di fidanzamento di T’Challa, la Pantera Nera, è un tema ricorrente delle mie storie più recenti. Spero che lem scene che ho inserito vi abbiano comunque divertito.

Nel prossimo episodio. Testa d’Uovo colpisce ed il Fulmine Vivente deve fare scelte dolorose.

 

 

Carlo

           



[1] Nessuna relazione con Kaine, l’attuale Ragno nero,

[2] Tatuaggio in Giapponese.

[3]Fantasma in giapponese.

[4] Tantissimo tempo fa su Fantastic Four Vol 1° #16 (Prima edizione italiana Fantastici Quattro, Corno, #12)

[5] In Avengers West Coast #95 (In Italia su Marvel Extra #17)